Di Laura Madonna Indellicati. Articolo apparso anche sul sito di Lingua Madre
Interessantissime e ricche di spunti di riflessione, le giornate anghiaresi di fine agosto hanno aperto nuove prospettive sul Silenzio evidenziandone le varie voci e le tante circostanze nelle quali si modula. Il presupposto è, sempre, il “riconoscimento” di questa dimensione che l’Accademia si propone di valorizzare sia a fini educativi sia nell’ intento di migliorare la qualità del Tempo nei vari contesti sociali e cittadini. Ci si è proposto, infatti, di considerarsi dei “militanti del Silenzio” e a tale riguardo sono già in cantiere una serie di progetti mirati a tali fini. I partecipanti, divisi in cinque diversi gruppi di studio, si riunivano tutte le sere per ascoltare le testimonianze di autorevoli esponenti del mondo letterario, filosofico e religioso che, nel corso di suggestive lectio magistralis, hanno percorso il Silenzio attraverso contributi e approfondimenti spazianti tra epoche e linguaggi differenti.
Personalmente, posso affermare che le ore trascorse ascoltando il professor Comolli in una sala messa a disposizione dal Museo Taglieschi, circondati da statue lignee e da capolavori dei Della Robbia, mi hanno aperto una finestra su culture religiose delle quali ben poco conoscevo: il Buddismo, lo Yoga, l’Ebraismo, l’Esicasmo ortodosso… Abbiamo brevemente sperimentato delle forme elementari di meditazione, abbiamo interrogato e scritto di un oggetto da ognuno di noi scelto e nel confronto si sono svelate le varie soggettività, le reazioni con cui ogni personalità ha filtrato ed elaborato i contenuti teorici messici a disposizione dal professore con generosità, competenza e disponibilità.
Il Silenzio, come sempre ad Anghiari, è stato ancora una volta l’“ospite d’ onore” che ha consentito una comunicazione così autentica e vibrante da costituire un “dono”, una lezione e un incoraggiamento a percorrere i sentieri frequentati da chi crede, come Duccio Demetrio ha teorizzato che “L’Educazione non è Finita” !
La sensazione che, a distanza di circa un mese dalla fine delle giornate dedicate al Silenzio, continua ad accompagnarmi, nonostante una quotidianità sovente inquietante, è quella implicita nel titolo: “Una Luminosa Quiete”… Quella di un campo innevato su cui fiocchi immacolati si sono silenziosamente depositati, avvolgendo ogni forma in un’ armoniosa unità che supera i contorni e la materia e rivela la possibilità di un senso…