Pregiudizi sul silenzio

Mi fa piacere condividere una lista di miei pregiudizi sull’argomento “silenzio”.

1 – credo che gli entusiasti della accademia del Silenzio siano tutti già dediti a delle pratiche di valorizzazione del silenzio sia  per sè che per gli altri;

2 – sarebbe di grande valore un catalogo, un inventario di queste pratiche;

3 – nel mondo occidentale i silenzi non sono tutti eguali: c’è il silenzio come autodifesa e richiesta di attenzione dei timidi, dei depressi, dei “cani bastonati” tacitati e c’è il silenzio come conquista e consapevolezza degli appagati competenti multimediali che possono essere molto comunicativi o addirittura logorroici, ma che arrivano all’ascolto del silenzio attraverso esperienze di vita e percorsi di apprendimento e terapia;

4 – in culture diverse il silenzio ha valori diversi, ma anche eguali a quelli occidentali;

5 – mi piacerebbe studiare il lavoro dei comici e dei clown dal punto di vista dell’uso del silenzio contrapposto alla logorrea;

6 – il silenzio è lusso, potere, benessere, riposo, riconquista della mente e del corpo, sensualità piena;

7 – il test della amicizia e del benessere sia nella vita privata che lavorativa è la capacità di stare zitti insieme;

8 – una delle più grandi esperte di silenzi è la mia gatta Caterina. Non spreca nulla: dialoga, saluta, chiama, fa discorsetti e commenti, ma nei suoi silenzi è sublime.

Laura Benigni (una lettrice)