Silenzio!
Ma non è un ordine
È una tela
sottile sottile
che avvolge questo paese
seppur per poche ore
Lo scopro, su,
in cima,
sotto a quel castello
e non lo vedo, sacro com’è
Me ne innamoro
Sembra trafitto
dal mio sguardo
stanco e assonnato
Anche il mare intorno
d’argento e invitante
in silenzio pur esso
è con me
Mi aspetta
Rintocchi
di campane domenicali
squarciano
un pezzo di quella tela
Il gabbiano si scuote e va
Sto ancora lì e attendo
Anch’io occupo quel silenzio
Gavino Puggioni
da “L’arcobaleno in giardino” Magnum Edizioni 2004