IL SILENZIO NELL’ARTE, LE ARTI DEL SILENZIO
Scuola invernale di Accademia del Silenzio
La pittura può essere un’occasione di silenzio, come scelta di contemplazione e di sosta, come opportunità espressiva, creativa o di rispecchiamento. Così pure il dialogo di pieni e vuoti dell’architettura, i bianchi e i neri della poesia, il detto e il taciuto del teatro e dell’ars oratoria, la pausa e le note della musica, il tempo statico e il tempo dinamico della fotografia. Ogni arte intesse una relazione profonda col silenzio e, parimenti, il silenzio stesso è un’arte, con una sua grammatica, come sosteneva Marcel Marceau. “Ma prima bisogna sintonizzarsi sull’anima: con il corpo, con il cuore, con lo sguardo”.
Architettura, musica, poesia, pittura, fotografia, cinema, teatro e il loro rapporto con il silenzio. Sono le arti – godute come semplici spettatori e fruitori oppure esercitate in prima persona, a livello amatoriale o professionale – ad essere protagoniste del nuovo percorso di formazione della Scuola invernale di Accademia del Silenzio.
SILENZIO E PITTURA
Mercoledì 7 febbraio 2018
Con Duccio Demetrio
Il muto racconto di quadri, affreschi, miniature
La pittura rappresenta un’occasione tutta particolare per educarsi al silenzio e viverne i momenti sensoriali, che ha il potere di suscitare. Nell’ammirazione contemplativa, nell’abbandono alla bellezza delle forme e delle scene, che mute ci interrogano. Dove le figure, le cose, gli ambienti fanno intuire la presenza di voci, di fruscii, di suoni; ma anche immaginare dialoghi, talvolta anche grida e frastuoni. Quando visitiamo i musei, le chiese, le pinacoteche o quando sfogliamo un libro d’arte, le parole vengono meno, la pensosità critica lascia il posto al puro godimento estetico. Davanti a un ritratto, o ad un autoritratto, il silenzio ci è suggerito o imposto da quel volto taciturno; mentre, dinanzi ad un paesaggio, un sentimento estatico che non ammette discorsi li rende all’istante superflui. Quadri, affreschi, miniature sono dunque un invito a sostare dinanzi ai loro muti racconti; ci invogliano a scrutare sfumature e dettagli nascosti; ci chiedono di interloquire silenziosamente con le loro arcane presenze. Per ritrovare, dopo stupori e meditazioni, il desiderio di parole più quiete e meno superflue.
Quando ci ricordiamo di un grande monumento non ci viene mai in mente la sua copertura. In realtà non esiste una storia dell’architettura basata sui tetti. Tuttavia le coperture sono le parti più vere degli edifici. La loro bellezza è nuda, offerta a tutti nel silenzio del tempo e sussurrata a bassa voce a condizione però di saperla vedere. Questo incontro ci aiuta ad ascoltarne il respiro ed apprezzare i tetti come estensioni del nostri corpi, delle nostre memorie, delle nostre identità e delle nostre menti.
SILENZIO E ARCHITETTURA
Mercoledì 14 febbraio 2018
Con Marco Ermentini
Il respiro dei tetti
SILENZIO E MUSICA
Mercoledì 21 febbraio 2018
Con Emanuele Ferrari
La magia del silenzio in musica
Si pensa che il silenzio in musica sia quello delle pause. E’ vero, naturalmente, ma c’è molto di più. Il silenzio in musica è una condizione, un punto di vista e una risorsa espressiva che riguarda la struttura, le emozioni, l’immaginario, l’esecutore e il pubblico. Intuire qual è il ruolo del silenzio in musica significa cominciare ad ascoltarla in modo nuovo: come guardare in controluce un disegno che pensavamo di conoscere, e scoprire che è ancora più ricco di quanto credessimo.
La poesia ha un rapporto privilegiato con il silenzio oltre che con la parola. La parola poetica da parecchi autori è intesa appunto come qualcosa di profondo che nasce dal silenzio e alla fine vi ritorna. E le stesse composizioni poetiche non di rado mettono a tema il silenzio. La lezione illustrerà i riferimenti al silenzio che vengono espressamente formulati da alcuni poeti dell’Otto-Novecento, come Leopardi, Eliot, Garcia Lorca, senza trascurare autori contemporanei come la Gualtieri.
SILENZIO E POESIA
Mercoledì 28 febbraio 2018
Con Gianni Gasparini
Silenzi umani e sovraumani
SILENZIO E COMUNICAZIONE
Mercoledì 7 marzo 2018
Con Nicoletta Polla-Mattiot e Emanuela Mancino
Il teatro del corpo
L’intonazione, le pause, la respirazione e la modulazione della voce. La postura e la presenza scenica. La gestualità, l’espressività e lo sguardo. Ogni attore o cantante, ogni protagonista del grande o del piccolo schermo, ma anche ogni personaggio pubblico sa che conta non solo che cosa si dice, ma soprattutto come. Il consenso e il carisma, l’affidabilità e la persuasione, l’intensità emotiva e l’empatia passano, più istintivamente e senza mediazioni, dal linguaggio del corpo. Per questo non solo il mimo e la danza, ma il teatro, il cinema, l’oratoria insegnano a fare di ogni gesto un’opera d’arte. Leggere il linguaggio non verbale, è come conoscere una seconda lingua. Ci mette in condizione di ascoltare con gli occhi la ricchezza semantica del silenzio e di sintonizzarsi con le emozioni che abitano l’implicito, il non detto, l’inespresso e l’inesprimibile.
Modalità di iscrizione
Iscrizioni aperte fino al 20 gennaio 2017 e fino ad esaurimento posti (max 30)
Per la partecipazione alla Scuola invernale è necessaria la tessera d’iscrizione ad Accademia del silenzio – Libera Università dell’autobiografia di Anghiari Euro 25+25.